In questi giorni di bel sole ho approfittato dei momenti liberi dai vari impegni quotidiani per andare a fare dei giretti nel bosco. Io sono un tipo fortunato, abito a due passi dal verde della collina e posso concedermi una pausa dal rumore cittadino abbastanza agevolmente.
Gironzolando per il bosco, mentre mi godevo la quiete del pomeriggio, ho risalito un rio e l’ho trovato piuttosto animato… è proprio arrivata la primavera! Mi sono imbattuto in un buon numero di larve di salamandra, alcune più piccine ed altre più cresciutelle.
A partire da oggi ne seguirò lo sviluppo e ne approfitterò cercando di presentare delle schede naturalistiche che descrivano tutti gli aspetti di queste creature a me care.
Salamandra pezzata
(Salamandra salamandra)
Presentazione: salamandra robusta con lunghezza della coda inferiore al resto del corpo; grandi ghiandole paratiroidi; macchie o striature gialle (in alcune popolazioni anche rossastre) evidenti su sfondo nero. Variabilità notevole nelle proporzioni giallo/nero a seconda della sottospecie e delle popolazioni.
Note etologiche: solo le femmine si avvicinano all’acqua, in primavera, per partorire larve libere o contenute in un sottile involucro che subito si rompe. Esclusiva di ambienti umidi (faggete, querceti, etc.), ama acque debolmente correnti e limpide in zone collinari e montane.
Riproduzione: Le femmine partoriscono in primavera o in estate e talvolta, alle basse quote, anche nei primi mesi dell’autunno.
(Riconoscere i rettili e gli anfibi d’Italia e d’Europa a cura di Antonio Romano, Muzzio Pocket Guide)
Per ora è tutto, ci sentiamo tra qualche giorno!
Arvëdse!
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